ove nel mezzo (e oltre) del cammin di vostra vita decideste di
intraprendere
un viaggio di là dell'oceano per andare a sentire il nostro bovaro
del nj,
alcuni
consigli su cosa mettere assolutamente in valigia.
- tutta una serie di tappi per le orecchie. sono indispensabili in vari
frangenti: se i vostri compagni di viaggio dormendo emettessero suoni
improbabili,
se un cellulare dovesse suonare la sveglia intorno alle 2, se scattasse
casualmente
un allarme antincendio;
- se andate a orlando, lasciate il polso destro libero da orpelli.
potrebbe
capitarvi che vi
debbano mettere un braccialetto, magari azzurro, ed è meglio non
intralciare
l'operazione con orologi e impicci vari.
- casomai doveste avere davanti a voi al concerto qualche esponente di
backstreets
londinese nonchè un qualunque gianni della sicurezza, non dovrete essere
colti impreparati. portate con voi i delicati gomiti, la dolce faccia di
tolla, lo smagliante sorriso italico che vi consentiranno di:
capitare in prima fila, sulla transenna. è possibile pertanto che
l'uomo
passi proprio davanti a voi e che voi arriviate a toccarlo. in tal caso
è indispensabile avere con sè un cardiotonico da ingurgitare in tutta
fretta;
- lasciate a casa invece il brontolamento tipico dello springsteeniano
medio
durante badlands o durante born to run (queste l'ho già sentite 850
volte,
ho già visto 304 concerti, io, mica cavoli, perchè non mi fa babydoll,
perchè non mi fa lion's den, sò venuto apposta ziocane). il nostro
non vi
deluderà mai, fatevi servire, non foss'altro che per la sua
determinazione
e la sua gioia nel suonare;
- arrivate a washington con un serio allenamento da sella di bicicletta.
vi assicuro che potrebbe tornarvi utile. eviterete noiosi impacchi
serali
alle terga;
- portatevi qualcuno o qualcosa che di quando in quando vi molli un
consistente
pizzico che vi faccia capire che è vero, siete senza possibilità di
equivoci
voi davanti alla scalinata dove martin luther king ha fatto un sogno,
dove
forrest gump ha ritrovato jane, dove abramo lincoln sta seduto
tranquillo
e imponente;
- portatevi delle guide della città. senza guide è impossibile capire
cosa
sia la parata del columbus day, piuttosto che decifrare gli affreschi
dentro
capitol hill o quali quadri si celino nel museo.
perchè voi, come è logico, approfitterete della giornata di sole radioso
per fare i vostri giri turistici e NON andrete davanti al mci center 7
ore
prima del concerto per sentire il soundcheck, assistere alle
manifestazioni
antiabortiste, vedere se passa qualcuno o se capita qualcosa;
- una volta entrati nell'arena restate fermi ai vostri posti che se
dite
agli addetti americani che avete perso i biglietti loro imperturbabili e
fiduciosi vi assegnerebbero dei posti con una perfetta visione del palco
e dei maxischermi, in un settore interamente riservato a voi;
- avrete con voi uno stimolatore cardiaco, non si sa mai. potrebbe
capitarvi
infatti di
vedere insieme sul palco una sfilata di artisti che manco nei sogni più
deliranti, bruce e eddie vicini presempio, michael stipe e bonnie raitt
e john mellencamp, people have the power presempio,
jackson browne che abbraccia bruce, bruce che stringe john fogerty,
eddie
che ride con dave matthews, BRUCE E EDDIE VICINI, presempio e potreste
entrare
in crisi, libera a 100, libera a 200, l'abbiamo persa;
- un telefono triband. potreste voler comunicare con la parte
consistente
di cuore che è rimasta a casa ed è di là dell'oceano sveglia alle 5
del
mattino...;
- in ultimo. non dimenticate MAI, in nessun caso, per nessun motivo, di
portare con voi:
un uomo radar che va in avanscoperta e tiene la bussola;
un fratello (UN FRATELLO!!);
un orso bianco (assolutamente INDISPENSABILE!)
questi ultimi 3 elementi faranno sì che un viaggio di per sè già
specialissimo
diventi indimenticabile.
ziocane...