Stamattina, dopo un mese esatto da quando te ne sei andata, ho realizzato davvero che non ci sei più.
Ero in giro per la consueta passeggiata mattutina e il pensiero distratto è scivolato sulla consuetudine: ora torno a casa, la sveglio, la preparo, le faccio fare colazione, ho ancora tempo, è presto.
E' stato un pensiero così fulmineo che non sono riuscita ad arginarlo e subito dopo è arrivata la consapevolezza. Non ci sei più.
Non dovrò più compiere i soliti gesti, non dovrò più strillarti, aiutarti, non vedrò più il tuo sorriso mentre mi dicevi: tu sei bella e poi ti commuovevi, sempre.
Ero preparata, non sono stata colta di sorpresa, ma non ci si può preparare veramente, mai: mi sono seduta sulla tua sedia e ho pianto.
Perdonami le urla, ciascuno dei gesti sgarbati, tutta l'insofferenza. Scusa.
Grazie per essere stata mia guida, mio freno, mio cuore, mia figlia, Mamma.
Quentin Greban