le ho rimesse in ordine al contrario, in modo che l'ultima fosse la prima e la prima fosse l'ultima.
le ho sfogliate velocemente e sembrava che l'uomo stesse anzandosi in cielo.
e se avessi avuto altre fotografie, sarebbe volato dentro una finestra e dentro la torre, e il fumo sarebbe stato aspirato nel buco da cui l'aereo stava per uscire.
papà avrebbe lasciato i suoi messaggi a rovescio finchè la segreteria sarebbe stata vuota, e l'aereo sarebbe volato all'indietro, fino a Boston.
papà avrebbe preso l'ascensore per scendere in strada e schiacciato il bottone per l'ultimo piano.
avrebbe camminato all'indietro fino al metrò e il metrò sarebbe andato indietro nel tunnel fino alla nostra fermata.
papà avrebbe superato il tornello all'indietro e poi fatto sfilare al contrario la sua tessera della metropolitana, e sarebbe tornato a casa camminando all'indietro mentre leggeva il New York Times da destra a sinistra.
avrebbe sputato il caffè ella tazza, si sarebbe sporcato i denti e si sarebbe messo i peli in faccia con il rasoio.
sarebbe tornato a letto, la sveglia avrebbe suonato al contrario, e lui avrebbe fatto sogni al contrario.
poi si sarebbe alzato alla fine della sera prima del giorno più brutto.
sarebbe indietreggiato in camera mia fischiettando al contrario i am the walrus.
sarebbe stato nel letto con me.
avremmo guardato le stelle sul soffitto, che avrebbero allontanato la loro luce dai nostri occhi.
io avrei detto -niente- alla rovescia.
lui avrebbe detto -si, pulce?- alla rovescia.
io avrei detto -papà?- alla rovescia, che non è così diverso da papà detto normalmente.
mi avrebbe raccontato la storia del sesto distretto, dalla voce nel barattolo fino all'inizio, da -ti amo- a -una volta, ma tanto tempo fa...-
e saremmo stati salvi."
Jonathan Safran Foer "Molto forte, incredibilmente vicino"
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