Prova a pensare a qualcuno che hai amato e che poi se n'è andato. Pensa a
un momento perfetto, prima di tutto il dolore. Un momento che lo
conteneva, ma andava oltre grazie a quella perfezione.
Una donna
che nuotava e nuotava e nuotava nella piscina del Cipriani a Venezia.
Un uomo impeccabile in abito blu scuro e camicia bianca in un giorno
feriale con l'aria di festa indosso. L'incontro nell'atrio dell'albergo
di una capitale d'Oriente, uno coperto di polvere, l'altra di pietre
luccicanti. La faccia perplessa dell'agente di sicurezza che gli
perquisiva le tasche e tu che rispondi prima che lui possa farlo: "E' un
tubetto di burro di cacao". Due margaritas al tramonto, affondati nei
bidoni vasca sul tetto del Basico a Playa del Carmen. Tuo figlio che fa
buffi errori di linguaggio, da raccontare alle cene. Una passeggiata in
silenzio sulla High Line a Manhattan e la grazia delle parole non dette:
"Tutto questo un giorno era finito".
Poi rileggi l'ultima frase
che l'analista dice a Adam Gopnick in "Una casa a New York" prima del
congedo: "In retrospettiva molti aspetti della vita valgono la pena".
E
quel che lui ne deduce, prima furioso poi consolato: "Molti aspetti
della vita valgono la pena. Non tutti e nemmeno la maggior parte. Non
sono belli o significativi o anche solo tollerabili. Semplicemente
valgono la pena. La vita ha valore e ci vuole un po' per arrivarci".
Gabriele Romagnoli "Navi in bottiglia" La Repubblica 13/12/2010
Bellissimo!
RispondiEliminaE la foto poi, fa innamorare a prima vista!