Alla fine di una giornata deprimente, dopo avere seguito quegli
squallidi guitti che ci governano, il truce pasticcio libico, le
acrobazie della maggioranza per salvare la cotenna del loro padrone
ancora una volta, la catastrofe umana dei profughi, i rutti mentali di
Bossi, il tasso dell’inflazione che è la sola cosa che cresca in questa
Italia esausta, faccio appello agli ascoltatori di Radio Capital perchè
mandino Sms al nostro TGZero con buone notizie. Piovono centinaia di
messaggini di nuovi papà che raccontano sbigottiti e felici del primo
dentino del loro figlio come se fosse il primo dentino spuntato nel
mondo, madri che allattano bebè nati prematuramente ma vispi e sani,
ragazzi che finalmente hanno avuto o hanno rinnovato un contratto per
altri sei mesi – grasso che cola – padri anziani che gioiosamente
mantengono i propri figli agli studi senza accusarli di bamboccionismo,
studenti che finalmente hanno avuto la tesi dal relatore dopo chissà
quante scale salite e ore consumate, gente che mi invita semplicemente a
guardare fuori dalle mie finestre a Roma e vedere uno di quei tramonti
(ho detto tramonti, non tremonti) incantevoli che questa città dipinge
sui tetti rossi e il travertino rosa. Ma sì, dai, siamo ancora qui e il
tramonto romano era affettivamente stupendo. Sono le cose vere che
dimentichiamo abbagliati da uomini falsi e dai riflettori del nulla
televisivo.
Vittorio Zucconi - Tempo reale
Nessun commento:
Posta un commento