"...le mie orecchie sentivano la città incessante come una promessa.
mi arrotolavo nel letto con questa speranza nuova del cuore: era la città che mi aspettava. mi prometteva quello che sapeva di potermi dare: che non si sarebbe mai fermata, che la strada era larga e lunga e ci sarebbe stato posto, che qualcuno era sempre sveglio così da non sentirsi mai soli, che viveva, era viva, era viva e io stavo così vicino a una delle arterie che sentivo il sangue scorrere. mi addormentavo."
Valeria Parrella "Lettera di dimissioni"
anche per me è sempre stato così, sarà sempre così. per favore, non toccatemi la mia città.
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