mi incaponisco a cercare un senso nelle cose. mi ci incaponisco e spesso, davvero troppo spesso non ci riesco, com'è ovvio.
però
mi pare di aver capito l'avvicendarsi delle stagioni, quelle della
natura e anche quelle umane. e man mano che vado invecchiando mi si
accendono barlumi di comprensione.
solo delle lucine a basso
voltaggio, intendiamoci, mica un'esplosione di roboanti e accecanti
fuochi artificiali. non il capodanno a times square, tanto per capirci,
piuttosto la fiammella tremula di una candelina. epperò, meglio che il
buio assoluto, mi dico. man mano che vado invecchiando intravedo
qualcosa. guardo i vecchi (quelli proprio vecchi, non la via di mezzo
che son io, ora) e li capisco, ogni giorno di più.
quel doloretto che
compare una mattina, nuovo, inaspettato, maligno, forse lo condivido
con qualche coetaneo e forse è uguale a quello che tanti anni fa
affliggeva papà mentre io pensavo "che palle!!"
quella
stanchezza che alla sera mi avviluppa come la cappa di un moschettiere,
e hai voglia a combattere, mi cala la palpebra e il desiderio più alto è
raggiungere la branda, velocemente.
quei se e quei ma che mi
attaccano subdoli mentre progetto viaggi (ma quanto ci metto ad
arrivare? e se perdo la coincidenza? se piove? se l'aereo cade? ma posso
farcela???) non c'erano ieri e oggi eccoli qua, i dubbi e le domande di
mamma quando ha deciso di non viaggiare più, meglio rimanere a casa
tranquilli.
mi spavento un po' quando trovo queste corrispondenze ma
inizio a capire. qualcosa di esemplarmente elementare, che nelle
stagioni bisogna trovarcisi, per capirci qualcosa. che per parlare di
freddo, bisogna stare a capo scoperto e senza guanti a -3°, per parlare
di caldo tocca grondare di sudore, se non si è per un momento cane non
si riesce a scodinzolare davanti ad un guinzaglio, se non si vivono le situazioni meglio stare zitti, perchè non possiamo
capire niente, proprio niente.
e allora mentre mi faccio vecchia, provo ad essere, per un momento, foglia, terra, albero, animale,
zingaro, giovane disoccupato, bambino fantasioso, vado alla
manifestazione a mosca, poi faccio un salto a ny vestita da babbo
natale, sono afghana ed egiziana, iraniana e giapponese. ci provo, almeno.
è questa la fiammella tremebonda che si accende? questo il senso?
mi porto gli interrogativi in cucina, chè i broccoletti non aspettano.
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