ma quando ieri mattina verso le 11 è iniziato a nevicare a Roma probabilmente tutti noi indigeni abbiamo pensato, con quel tot di disincanto che ci contraddistingue "tanto non attacca...".
e abbiamo poi osservato con meraviglia e incredulità il progressivo imbiancamento della nostra città. e stamattina quando ci siamo svegliati, abbiamo guardato attoniti fuori dalla finestra, accecati da quel biancore poggiato per ogni dove, chè forse stavamo sognando Cortina e Madonna di Campiglio o San Martino di Castrozza presempio e negli occhi ancora addormentati forse c'erano rimaste attaccate le immagini del sogno. e invece no. semo romani e stamo sotto una coltre di neve.
abbiate pazienza con noi, non è colpa nostra, ma davvero non siamo abituati, non siamo capaci, non siamo credibili come capitale d'Italia innevata. non ce la possiamo fare, per quanto ci si impegni. e così quelli di noi che non erano ingorgati nel GRA, sono usciti e hanno iniziato a giocare. perchè all'inizio, essendo un evento, noi la neve ci piace tanto, ma proprio tanto. e ci esce il bambino che è in noi e sorridiamo e ci salutiamo e facciamo pupazzi, ci prendiamo a pallate e liberiamo i nostri cani anch'essi inadeguati, tanto che in principio hanno paura di poggiare le zampine su quella roba strana e poi però impazziscono e corrono e tuffano il muso in quella strana sostanza e corrono e la mangiano e sono tanto tanto contenti proprio come noantri.
non siamo abituati, l'ultima volta è stata 27 anni fa e tanti manco erano nati e quindi andiamo conciati con improbabili calzature e tendiamo a scivolare e camminiamo cautamente un po' come ufo robot. la guida poi, lasciam perdere. ieri senz'altro il romano (che tende ad essere un po' sborone per natura) avrà pensato "si vabbè, comunque devo andare a lavorare e mi fermeranno mica du fiocchi" salvo poi dover buttare la propria amata autovettura in mezzo alla strada, sui marciapiedi dovunque essa si sia dichiarata esausta perchè anche le macchine acquistano il Dna romano e no, gna possono fà. è quindi con un po' di tenerezza che penso in queste ore al nostro sindaco, presumibilmente sull'orlo di una crisi di nervi, perchè gli spazzaneve, da chi posso farmi prestare gli spazzaneve, a' Piè, a' Giulià, non è che v'avanzano du tre spazzaneve??? e il sale, CITTADINI! donate il vostro sale grosso al Campidoglio, che la lupa ve ringrazia! e povero, in pochi mesi gli è capitata un'alluvione e una nevicata fuori ordinanza e starà pensando che lassù di certo qualcuno non lo ama. perchè noi, noi fieri discendenti di Augusto, sappiamo sopportare tante cose, manifestazioni oceaniche, giubilei, visite di capi di stato, la finale di Champions Barcellona-Manchester, proprio tante cose. ma la neve, abbiate pazienza, con la neve gna possiamo fà...
Ah ah ah ah ah!
RispondiEliminaMano male sorellina, che tu l'hai presa in questo modo, cioè nel modo giusto.
Ai tuoi concittadini intervistati al tg, gli avrei fatto 'na pernacchia, proprio a voler dir poco. La città non era attrazzata...e te credo, sono 27 anni che non nevica così! Ma che volete, ma prendeta le pala e aiutate! E chiudete quelle bocche, fate meno danno!
a parte tutti i disagi che ha creato, Roma mia con la neve e' commovente e oggi vorrei tanto camminare per il centro con te!
RispondiElimina