Elenco blog personale

giovedì 26 dicembre 2013

Nulla

 desidero di più da questi giorni. Proprio nulla.

mercoledì 25 dicembre 2013

Merry Christmas!!

S’io fossi il mago di Natale
farei spuntare un albero di Natale
in ogni casa, in ogni appartamento
dalle piastrelle del pavimento,
ma non l’alberello finto,
di plastica, dipinto
che vendono adesso all’Upim:
un vero abete, un pino di montagna,
con un po’ di vento vero
impigliato tra i rami,
che mandi profumo di resina
in tutte le camere,
e sui rami i magici frutti: regali per tutti.
Poi con la mia bacchetta me ne andrei
a fare magie
per tutte le vie.
In via Nazionale
farei crescere un albero di Natale
carico di bambole
d’ogni qualità,
che chiudono gli occhi
e chiamano papà,
camminano da sole,
ballano il rock an’roll
e fanno le capriole.
Chi le vuole, le prende:
gratis, s’intende.
In piazza San Cosimato
faccio crescere l’albero
del cioccolato;
in via del Tritone
l’albero del panettone
in viale Buozzi
l’albero dei maritozzi,
e in largo di Santa Susanna
quello dei maritozzi con la panna.
Continuiamo la passeggiata?
La magia è appena cominciata:
dobbiamo scegliere il posto
all’albero dei trenini:
va bene piazza Mazzini?
Quello degli aeroplani
lo faccio in via dei Campani.
Ogni strada avrà un albero speciale
e il giorno di Natale
i bimbi faranno
il giro di Roma
a prendersi quel che vorranno.
Per ogni giocattolo
colto dal suo ramo
ne spunterà un altro
dello stesso modello
o anche più bello.
Per i grandi invece ci sarà
magari in via Condotti
l’albero delle scarpe e dei cappotti.
Tutto questo farei se fossi un mago.
Però non lo sono
che posso fare?
Non ho che auguri da regalare:
di auguri ne ho tanti,
scegliete quelli che volete,
prendeteli tutti quanti.
 
Gianni Rodari


domenica 1 dicembre 2013

Le parole sono importanti

Sarò strana ma se penso alla politica ed a coloro che ci rappresentano in Parlamento capisco sicuramente cosa non vorrei da loro.
Non vorrei che l'eletto sia "uno di noi", no proprio no.
Vorrei fosse più lungimirante di noi, più illuminato, più colto, più gentile.
Vorrei che le parole della politica suscitassero riflessioni in noi, vorrei ci venissero proposte soluzioni per il Paese e per i cittadini a cui noi non arriviamo, non perché siamo scemi, semplicemente perché sono il frutto di lunghi studi, di ricerca, di confronto, non arraffazzonati luoghi comuni cercati solo per ottenere il consenso e il proprio interesse personale. 
Non vorrei che gli eletti siano "uno di noi", vorrei che fossero migliori di noi, superiori per intelletto, generosità, abnegazione, ideali.
Vorrei che credessero nelle proprie idee ma le esprimessero con una forza gentile.
Vorrei che ci allargassero gli orizzonti, ci aiutassero a pensare in grande, ai diritti ed ai doveri di tutti, agli ultimi, alla salvaguardia di sto pianeta negletto, e a tante tante altre cose che noi non pensiamo. 
E quindi no, non mi rappresenta chi usa le parole della politica con violenza, non mi rappresenta chi dice "je sputo" riferendosi ad un avversario. Questo avrei potuto dirlo io eppure neanche io l'ho detto, figuramose npo'.
Esisterà qualcuno con le sopraelencate caratteristiche? Al momento non lo vedo ma non smetto, no, non smetto di sperare.